29 novembre 2018. Radici, è ora di cambia(R)e. Newsletter 33.
Come abbiamo annunciato settimana scorsa Radici cambia veste grafica. Il progetto si evolve ed emigra su una nuova piattaforma.
Inclusione e diversity. Ribaltiamo gli stereotipi
Come abbiamo annunciato settimana scorsa Radici cambia veste grafica. Il progetto si evolve ed emigra su una nuova piattaforma.
Questa settimana Radici vi racconta una breve fiaba scientifica.
Il decreto sicurezza Salvini è stato approvato in Senato. Nonostante le modifiche, resta l'effetto boomerang.
Radici continua il suo viaggio nella realtà, remando controcorrente.
Dopo l’omicidio di Desirée Mariottini, dobbiamo aprire gli occhi sulle nostre banlieue.
Amadou Jawo aveva ventidue anni. Si è impiccato, prima di conoscere l’esito del suo ricorso al diniego di asilo politico. Cosa succederà in futuro a tutti quelli che non verranno…
Sono sempre più numerose le cose che non tornano, quando parliamo di immigrazione e di integrazione.
Gli ultrà di segno opposto se le danno di santa ragione con semplificazioni quasi scandalose sulla discutibile detenzione domiciliare del sindaco di Riace.
Il decreto sicurezza sull'immigrazione rischia di creare un problema di ordine pubblico. Si chiama eterogenesi dei fini.
A Salisburgo i capi di Stato hanno parlato ancora di ricollocamenti e del potenziamento di una guardia costiera europea per vigilare meglio le frontiere.
L’Europa, sul fronte immigrazione, è sull’orlo di un baratro.
Tanto, troppo, rumore per nulla? Radici ha incontrato alcuni dei migranti scesi dalla nave Diciotti.
I flussi migratori vanno studiati, compresi e governati.
Radici non può ignorare quanto accade nei porti, ma non si fa imprigionare nelle dinamiche surreali di uno scontro creato su un’emergenza che non c’è (in Italia).
Da giorni e settimane tutti fanno e si fanno la stessa domanda.