Tempo di consultazioni e trattative. Nel frattempo, il decreto sicurezza e quello bis restano ovviamente in vigore. Finita l’odissea della Open Arms, in mare resta la Ocean Viking, ferma fra Malta e le coste libiche con 356 persone a bordo in attesa di sbarcare in un porto sicuro. Malta ha detto niente da fare e in Italia per ora nessuno risponde. In questa lunga sequela estiva di dramma sbarchi, voglio fare solo due osservazioni. A uno psicologo salito a bordo della nave di Open Arms, molti migranti hanno detto di sentirsi in colpa perché consapevoli di non essere accolti né benvoluti da tutti gli italiani. Un peso enorme che si aggiunge a quello della traversata e della permanenza in Libia. Non è così per tutti gli italiani, per fortuna, ma il danno della percezione colpisce come un virus letale anche i migranti che hanno un buco nero nel cuore. Straziante.
Seconda osservazione o meglio un personalissimo consiglio ai detrattori di Matteo Salvini. Il governo è caduto, ma l’astio che lui ha intercettato e gonfiato è precedente alla sua elezione. Per curarlo, non basta un governo di legislatura, anzi. La coesione sociale non si favorisce con la bacchetta magica. Non voglio dilungarmi con un’analisi sociale sulla caduta (provvisoria o meno) del ministro dell’Interno, ma mi permetto di rammentarvi che l’astio verso il più debole o il diverso (nell’immaginario collettivo tutti gli stranieri) è un magma cresciuto per motivi che sono indipendenti dallo schieramento di governo. Perciò chi verrà dopo avrà un compito davvero arduo. Oltre a scongiurare la recessione, dovrà sminare i campi di battaglia. Un compito immane.
Nel frattempo, con questa prima newsletter post tregua estiva, voglio comunicarvi che ai nostri mille progetti e attività in cantiere si è aggiunta una nuova collaborazione editoriale con il Festival dei Giornalisti del Mediterraneo di cui siamo media partner. Si terrà dal 2 al 7 settembre a Otranto e rappresenta un’opportunità che ci permetterà di ampliare la nostra narrazione con dibattiti, seminari e una web serie dedicata ai protagonisti più interessanti. Immersi nel Mediterraneo, affronteremo temi slegati alle nuove generazioni di italiani che restano il focus del piano editoriale. Il plot narrativo di NuoveRadici.World si arricchisce. Con l’obiettivo che resta sempre quello: sminare i campi dell’odio.
A Otranto l’undicesima edizione del Festival dei giornalisti del Mediterraneo
Anche quest’anno giornalisti, diplomatici, politici, magistrati, docenti universitari, scrittori e blogger si incontreranno nell’estremo oriente d’Italia per il Festiva dei giornalisti del Mediterraneo, che si terrà dal 2 al 7 settembre. NuoveRadici.World sarà media partner del Festival. Un’anticipazione su cosa accadrà e quanto vi racconteremo.
Il long read di questa settimana lo abbiamo dedicato al libro In mare non esistono taxi (Contrasto, 2019), in cui il racconto di ciò che accade nel Mediterraneo è affidato alle parole di Roberto Saviano e agli scatti di alcuni grandi fotografi, non alle espressioni fatte. A cura di Fabio Poletti.
Meglio assumere medici senza specializzazione o medici senza carta d’identità?
Il Governatore del Veneto Luca Zaia ha annunciato di voler superare la mancanza di medici assumendo neolaureati. E prendere invece in considerazione medici stranieri specializzati che hanno studiato qui no? Commento del nostro polemista Sindbad il Marinaio.
Storia di Buma, la modella curvy kirghisa che sfila a Milano
Burmachach Tomoeva, per tutti Buma, ha 28 anni ed è una delle pochissime modelle curvy di origine asiatica. La sua singolare storia nell’intervista di Giulia Parini Bruno.