Editoriale NuoveRadici.world

Smettetela di prenderci in giro. La propaganda politica sui migranti non è virale, ma un virus. La nave Ocean Viking accolta nel porto sicuro di Taranto ha dovuto aspettare per quattro giorni in mare l’esito referendario sulla Lega alle elezioni regionali, prima di poter mettere in salvo 403 migranti. Era già successo nell’ottobre scorso, dopo l’insediamento del governo giallorosso: la stessa nave di SOS Méditerranée e di Medici Senza Frontiere era rimasta in ostaggio, in mare, perché il Governo della mancata discontinuità non aveva risposto agli appelli prima di avere rassicurazioni su una presunta spartizione europea per il numero esorbitante di 104 migranti, di cui 41 minori.

Smettetela di giocare sulla pelle di chi fugge dalla Libia, la propaganda è diventata un virus. Smettetela di rilasciare dichiarazioni fumose sulle decisioni che non siete capaci di prendere per timore di perdere consensi.

Salvini citofona, ma la maggioranza glissa, incapace di affrontare in modo pragmatico ed efficace il traffico di esseri umani. È arrivato il momento di mostrare la sbandierata e promessa discontinuità con il governo precedente. Non si può più continuare e giocare a rimpiattino. Modificate i decreti sicurezza per quanto riguarda l’accoglienza di migranti e i tempi allungati per concedere la cittadinanza italiana. E soprattutto modificate gli accordi del Memorandum Italia-Libia che verrà rinnovato automaticamente il 2 febbraio.

Oltre all’ultimo report delle Nazioni Unite sulla guerra in Libia che riporta le violenze contro i civili e torture, stupri, estorsioni, omicidi nei confronti di migranti imprigionati nei campi, ci sono migliaia di pagine nelle indagini giudiziarie condotte dalla DDA di Palermo che raccontano in modo dettagliato cosa accade all’interno dei centri di detenzione e tortura in Libia. Non potete continuare a voltare la faccia e usare come alibi l’Europa che non fa, non interviene (l’Italia è un Paese extracomunitario?), per ignorare le centinaia di migranti che vengono riportati indietro verso i porti insicuri in Libia.

Collaborare a respingere le persone che fuggono e dovrebbero essere invece evacuate da un Paese in guerra significa permettere che si perpetrino crimini contro l’umanità ed essere complici del traffico di schiavi, ormai più che documentato.

Non usate la Lega di Matteo Salvini per salvarvi la coscienza. Ora che il leader della Lega si è temporaneamente indebolito, non avete più giustificazioni che erano comunque ingiustificate. Volete processarlo per il caso Gregoretti, ma non modificate gli accordi con la Libia che prevedono un supporto concreto ai respingimenti in mare. Se sento un altro annuncio spot sul diritto alla cittadinanza dei figli dell’immigrazione da parte del Partito democratico, mi saltano i nervi. Siate meno pavidi e un po’ meno ipocriti. Il duello politico sulla pelle dei migranti davanti a un flusso fisiologico e di dimensioni contenute è uno spettacolo surreale, oltre che ridicolo. È ora che politica inverta la rotta. Perciò smettetela di prenderci i giro e di nascondervi dietro gli alibi. 

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Matteo Matteini: «Ho creato il temporary restaurant (interculturale) che Milano aspettava»

Il manager riminese, di origini italiane e congolesi, ha avviato un temporary restaurant per favorire le competenze di cuoche straniere e dimostrare quanto sia appetibile mettere insieme competenze di diversa provenienza. Anche in termini di business. Di Cristina Piotti