Editoriale NuoveRadici.world

Oltre che per indole personale, per formazione professionale cerco sempre di comprendere fatti, fenomeni ed epifenomeni. In questi mesi travagliati di coalizione gialloverde ho sempre storto il naso ogni volta che qualcuno ha scomodato e banalizzato il fascinazismo per criticare le gesta e la propaganda del ministro dell’Interno dimissionario, Matteo Salvini. Epperò credo che sul tema delle migrazioni si sia passato il segno quando, nel mezzo della crisi di governo più pazza del mondo, sono stati firmati due provvedimenti relativi al decreto più pazzo del mondo. Per impedire ingresso, transito e sosta nelle nostre acque territoriali italiane alle navi di due Ong che hanno soccorso naufraghi e migranti, il Viminale ha siglato un provvedimento di concerto con il ministero della Difesa e di quello dei Trasporti con motivazioni giuridiche paradossali, per usare un eufemismo. Controfirmato con i suoi ex alleati, ora acerrimi avversari. Oibò.

Perciò ho letto le motivazioni per cui i 101 naufraghi a bordo della nave Eleonore della Ong tedesca Lifeline e i 98 della Mare Ionio ribattezzata la nave dei bambini per il numero consistente di minori (gli unici che per ora dovrebbero sbarcare in Italia) non possono accedere a un porto italiano. Perché?

Potrebbe desumersi l’intenzione di porre in essere un’attività volta al preordinato e sistematico trasferimento illegale di migranti in Italia. E potrebbe determinare rischi di ingresso sul territorio nazionale di soggetti coinvolti in attività terroristiche o comunque pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica poiché verosimilmente cittadini stranieri privi di documenti di identità.

Una scelta non solo ingiustificata (in entrambi i casi il porto più vicino sarebbe stato libico), ma anche davvero folle perché siglata da alleati che hanno appena sciolto il contratto di governo. Benché il ministro della Difesa ora si strugga su Facebook.

Infine, affermare che i migranti sarebbero potenziali terroristi perché privi di documenti è come dire che sono tutti colpevoli a meno che dimostrino il contrario. Un principio illiberale contrario allo stato di diritto. Si tratta di una decisione presa per di più fuori tempo massimo, avvenuta senza alcuna opposizione perché l’opposizione è in procinto di diventare maggioranza. Davvero folle, oltre che surreale.

Nel frattempo, una parte del team di NuoveRadici.World prepara le valigie per andare al Festival dei giornalisti del Mediterraneo di cui sarà media partner dal 2 al 7 settembre a Otranto. E vi racconteremo quotidianamente le suggestioni sul Mediterraneo da entrambe le sponde con reporter, magistrati, diplomatici, intellettuali, scrittori, avvocati, blogger, social media manager. Arrivato alla sua undicesima edizione con un format multidisciplinare che si sta preparando a diventare itinerante, al Festival ideato da Tommaso Forte vogheremo contro corrente rispetto alla crisi mediatica e politica più pazza del mondo.  

Al Festival Giornalisti del Mediterraneo l’avvocata delle donne vittime di violenza: Maria Pia Vigilante

Tutti i partecipanti arriveranno con un’idea o una visione sul Mediterraneo. NuoveRadici.World racconterà i protagonisti del Festival. Fra loro, Maria Pia Vigilante, avvocata del foro di Bari e tra le fondatrici di GIRAFFA onlus. Di Giulia Parini Bruno. 

Gianfranco Schiavone: «Davanti ai naufraghi, hanno prevalso le manovre di Palazzo»

Nel mezzo della crisi politica irrompe un nuovo allarme migranti. Un provvedimento governativo impedisce alla nave della Ong tedesca Lifeline di dirigersi verso le acque territoriali italiane con 101 naufraghi a bordo. Gianfranco Schiavone, vicepresidente dell’Associazione per gli Studi giuridici sull’immigrazione (Asgi), ci spiega cosa può accadere ancora una volta.

Febbre. Quando resta solo la fuga

C’è sempre un buon motivo per scappare e lasciare il proprio Paese. Candace Chen, sinoamericana della generazione Millennials, in questo romanzo distopico scappa da New York invasa dagli zombie. Il long read di questa settimana lo abbiamo dedicato all’acclamato romanzo Febbre di Ling Ma, pubblicato in Italia da Codice Edizioni. 

Igor Stojanovic: «Noi rom siamo considerati i nuovi neri»

Con questa frase, solo apparentemente provocatoria, Igor Stojanovic, figlio di un ingegnere, mediatore culturale e membro del Network Italiano dei Leader per l’Inclusione, sfata alcuni pregiudizi sui rom. Sapete quanti sono realmente i rom che vivono nei campi?