Dedicato a quelli che non citofonano. E non dividono il Paese tra gli italiani di “Prima gli italiani” e gli italiani con qualcosa di più, come chiamerei i nuovi cittadini con background migratorio, per aggirare la difficoltà delle definizioni in una società interculturale.
Noi che, invece di citofonare, ci dedichiamo a fare un racconto approfondito tutti i giorni sull’Italia plurale, ancora poco considerata e mai messa al centro dell’informazione mainstream, oggi possiamo annunciare di avere un nuovo media partner molto autorevole. Ossia l’agenzia stampa Dire che, oltre a coprire gli eventi politici da più di trent’anni, nel 2016 ha aperto un nuovo canale: un notiziario internazionale per rilanciare temi sociali, grazie alla collaborazione della stampa multietnica. Come spiega a NRW il direttore dell’agenzia Dire, Nico Perrone.
Il notiziario internazionale si è strutturato, rilanciando l’attenzione caratteristica dell’agenzia per i temi sociali. In questo spazio si colloca l’attenzione per il contributo offerto dalle comunità di origine straniera, anche in Italia, sul piano dello sviluppo economico e sociale e della cooperazione internazionale.
«L’impegno, sostenuto negli ultimi anni anche attraverso una media partnership e un’alleanza con il Summit nazionale delle diaspore e con tante associazioni locali, è un racconto che supera gli stereotipi sull'”emergenza” delle migrazioni e ne colga al contrario normalità e positività. Un’esigenza nell’Italia che cambia, in un contesto nazionale e internazionale sempre più variegato e plurale».
Il notiziario internazionale dell’agenzia Dire affianca al racconto della politica una narrazione sui fenomeni sociali. Il mondo della scuola, le culture e le sensibilità giovanili sono altro riferimento costante, nei notiziari regionali, in quello nazionale e in quello internazionale.
Ed è così che noi che non citofoniamo a casa altrui per alzare steccati e abbiamo fondato un progetto editoriale e culturale per promuovere la coesione sociale, ci sentiamo più incoraggiati davanti a questa nuova sinergia su cui vi terremo informati e magari vi sorprenderemo.
«All’origine della media partnership con Nuove Radici c’è l’impegno condiviso a informare sull’Italia che cambia, rifuggendo da stereotipi e pregiudizi che ostacolino nuove consapevolezze. Parte di questo impegno è la tradizionale attenzione dell’agenzia Dire al mondo della scuola, luogo di integrazione e conoscenza dell’altro per eccellenza».
La media partnership con l’agenzia Dire, la cui sensibilità sul tema dei nuovi cittadini (o italiani e qualcosa di più) rappresenta una nuova marcia in più nella nostra macchina del tempo lanciata verso il futuro attraverso altri progetti informativi e di divulgazione dedicati a quelli disposti a ragionare sull’Italia interculturale e plurale, senza mai citofonare a uno straniero per cercare di vincere facile alle elezioni. Perché Nuove Radici ha un team di gente che non citofona, ma coltiva il pensiero laterale.
Libia: si scrive guerra, si legge petrolio. A Berlino, chi ha parlato di diritti umani?
Embargo sulle armi, cessate il fuoco, riforme economiche finanziarie. Nemmeno un accenno agli oltre 40 mila migranti rinchiusi in Libia. Eppure per la docente Monica Bonini, che ha promosso una petizione insieme a un gruppo di costituzionaliste, una soluzione esiste ed è alla portata di mano della comunità internazionale.
Per chi suona il citofono (a Bologna)
Dopo l’ennesima trovata elettorale del leader della Lega, Oussama Mansour, che vive nella Rossa, Dotta e Grassa, ci spiega quanto attaccarsi a quel citofono frantumi la società. Di Oussama Mansour.
Giù le mani da Salvini, non fategli fare il martire
Sul caso Gregoretti, la politica ha dimostrato ancora una volta la sua insipienza. Concedere l’autorizzazione a procedere e processarlo significa dargli un ulteriore vantaggio e maggior consenso. Come spiega il nostro polemista Sindbad il Marinaio.
Un messaggero per l’Europa
Il long read di questa settimana è tratto da Un messaggero per l’Europa (Sellerio, 2019) di Robert Menasse. Perché all’Europa cattiva viene opposta la propria nazione buona? Perché chiudersi dietro ai propri confini? Lo studioso austriaco prova a spiegare i motivi che hanno impedito al sentimento europeo di spiccare il volo. A cura di Fabio Poletti.
Chris Richmond Nzi, il talent scout dei richiedenti asilo che ha creato l’app Mygrants per le eccellenze
Ivoriano di nascita, con doppio passaporto americano e svizzero, l’ex funzionario Frontex ha avuto un’idea folgorante. E ha fondato a Bologna una piattaforma che aiuta gli asilanti e offre alle aziende delle eccellenze lavorative. Di Marco Lussemburgo.