Questa settimana abbiamo deciso di porre solo degli interrogativi per un dibattito che forse non avverrà mai.
Un altro naufragio di fronte alle coste di Lampedusa ha suscitato indignazione o indifferenza. Quando affronteremo il nodo della mancanza di una regia nei soccorsi che ci ha riportato a una gestione caotica del flusso dei migranti, sebbene i numeri non siano emergenziali? (Fate con calma, per carità).
I nuovi cittadini, con o senza cittadinanza, stanno sperimentando nuove forme di leadership. Si moltiplicano associazioni fondate da giovani con background migratorio con cv da urlo che vengono lasciati ai margini sia della narrazione (e degli eventi creati dai mass media) sia dalla politica. Fino a quando volete ignorarli? (Fate con calma, per carità).
Finalmente anche in Italia si comincia a parlare di CQ, intelligenza culturale: un concetto fondamentale in una società multietnica. Avete voglia di aggiornarvi? (Fate con calma, per carità).
Lo ius culturae è un tema cruciale che riguarda bambini, adolescenti e adulti, ma viene narrato quasi sempre senza interpellare i protagonisti. A meno che siano atleti o calciatori. Invece di mettere al centro del dibattito i bambini che frequentano le scuole dei nostri figli, perché non dialogare con gli studenti di seconda generazione usciti dalle università? (Fate con calma, per carità).
Quando parlate di cervelli in fuga, del calo demografico, dell’Italia come un Paese per vecchi, avete mai calcolato anche i numeri degli expat fra le nuove generazioni di italiani che lasciano l’Italia? (Fate con calma, per carità).
Dopo che il vertice di Lussemburgo ha asfaltato il famoso patto di Malta, sulla redistribuzione dei migranti in Europa, che si fa? (Pensateci con calma, per carità).
Davanti al rischio dei returnees dalle zone di conflitto in Siria, sono ripartiti gli allarmi sulla minaccia jihadista. Più che leciti, necessari. E allora perché non tirate fuori dai cassetti di Montecitorio la legge mai approvata sulle misure di prevenzione della radicalizzazione? Fate con molta calma, per carità.
Sport in rete: il 19 ottobre a Milano si scende in campo per i diritti umani (con buona pace della nazionale turca)
Alla Fabbrica del Vapore, un pomeriggio di seminari dedicati a diritti umani, comunicazione, parità di genere e sport. Un’occasione per scoprire quali sono le realtà che, in modo originale, hanno deciso di dare un calcio a discriminazioni e pregiudizi. NuoveRadici.World sarà media partner. Anticipazione dell’evento di Cristina Piotti.
Invece di inserire l’autopilota, usate l’intelligenza culturale
La suggestiva testimonianza di Olga Plyaskina, arrivata in Italia per amore e diventata formatrice nel campo dell’intelligenza culturale: una disciplina che trasmette la capacita di trattare con una persona di cultura diversa, anche professionale o generazionale, per raggiungere un obiettivo comune.
Io Khaled vendo uomini e sono innocente
Il nostro ultimo long read è tratto da Io Khaled vendo uomini e sono innocente (Einaudi, 2019) di Francesca Mannocchi, che racconta il dramma dell’immigrazione dal punto di vista di un trafficante. Un racconto senza censure, talvolta molto crudo. A cura di Fabio Poletti.
Il (dis)corso degli eventi: flussi tra Eritrea ed Etiopia
Premio Nobel per la Pace al premier etiopico Abiy Ahmed. Torna attuale l’intervento che Valentina Fusari, docente di Popolazione, sviluppo e migrazioni all’università di Pavia, aveva scritto per noi nel luglio 2018 per spiegare le conseguenze dell’accordo di pace tra i due Paesi.
Anass Hanafi lavora per la leadership dei nuovi italiani e per lui il futuro è Marte
Torinese di origini marocchine, Anass Hanafi è il vicepresidente del NILI, il Network Italiano dei Leader per l’inclusione. Quando pensa al suo futuro, lo immagina in Italia, a formare nuovi leader che si occupino di inclusione. Con un occhio alla diplomazia del conte di Cavour e uno a Ghali. Di Marco Lussemburgo.