Il primo incontro offline alla trattoria Angolomilano è stato entusiasmante. Un’altra conferma per il nostro progetto che ha piantato altre Nuove Radici. Finalmente abbiamo potuto raccontare i nostri orizzonti fuori dalle colonne di un articolo e misurare anche la nostra crescita. E conoscere molte persone, di ambienti disparati, che ci hanno offerto ulteriori suggestioni. La serata dell’11 marzo è stata la dimostrazione che si può e si deve continuare a remare controcorrente. Con argomenti solidi e approccio ponderato. In tantissimi sono venuti a darci il loro sostegno e ci hanno ringraziato per quanto stiamo facendo. E, mi auguro, siamo riusciti a trasmettere l’urgenza di trovare un antidoto alla xenofobia, grazie a progetti che puntino sui protagonisti delle nostre storie. È stato importate fra gli altri ascoltare Alvaro Gafaro, parmigiano di origine colombiana che da molti anni fa coaching nelle aziende per insegnare come valorizzare la diversità interculturale. Ne riparleremo presto.
Ora però guardiamo al futuro e a consolidare il nostro prezioso patrimonio umano. Da domani cominceranno una serie di convegni dove parteciperemo come ospiti e partner. Il più importante è
“Seconde generazioni all’appello”, che si terrà il 20 marzo a Torino, alle ore 9.00 nella sala Lignea del Collegio Carlo Alberto, in Piazza Arbarello 8. Nato quasi per caso da una conversazione con Monica Cerutti, assessore regionale alle Politiche giovanili, Immigrazione, Diritto allo studio universitario della Regione Piemonte. Ci siamo chieste come spezzare il circuito vizioso del dibattito pubblico sull’immigrazione, appiattito sul problema della gestione dei flussi e dei nuovi arrivi, e abbiamo pensato di organizzare un evento sugli studenti universitari con background migratorio.
E così, da questa riflessione su un tema per noi dirimente ma di cui avevamo una evidenza solo empirica e giornalistica, l’assessore ha organizzato con una serie di autorevoli partner un seminario sugli studenti piemontesi. Quanti sono i giovani di origine straniera impegnati in formazione e da dove provengono? Cosa studiano e quanti decidono di proseguire, iscrivendosi all’università? In che misura i loro percorsi si differenziano da quelli dei loro coetanei di origine italiana? Le analisi condotte dall’IRES (Istituto di Ricerche Economiche e Sociali) Piemonte permetteranno di dare una risposta a queste domande che quasi nessuno si pone quando di parla di immigrazione o, meglio, di integrazione.
NuoveRadici.World modererà l’incontro con diversi studenti universitari. Ne riparleremo nei prossimi giorni. Ma per noi questo convegno è un traguardo importante perché l’integrazione riuscita o mancata parte dalla scuola. E i talenti che cerchiamo e raccontiamo quasi ogni giorno vengono dalle università italiane e talvolta europee. Morale: andiamo avanti, continuiamo a guardare il futuro e non perdiamoci di vista.
L’ingegnere italo-cinese Li Zian che ha creato l’Associazione di scambio internazionale del capitale umano
Numeri, riflessioni ed esperienze di vita sui percorsi scolastici di studenti con background migratorio. Al panel moderato da NuoveRadici.World, oltre agli studenti ci sarà anche Li Zian. L’intervista è di Giulia Parini Bruno.
La decrescita demografica che fa tremare i polsi
La decrescita demografica ci avvicina a Germania, Polonia e all’Est Europa: Paesi con un serio problema di invecchiamento della popolazione. E ci allontana da Paesi come Francia, Spagna e Regno Unito e Svezia, società orientate a crescere anche nel prossimo mezzo secolo grazie a una natalità più elevata, un welfare più solido e alle politiche di integrazione di cittadini e lavoratori stranieri. Di Fabio Malagnini.
Stephen Ogongo: il giornalista-tessitore di reti che ha fondato Cara Italia per candidarsi alle amministrative
Come responsabile di una decina di giornali online dedicati agli immigrati sulla piattaforma stranieriinitalia.it, ha un bacino di un milione e mezzo di lettori e il suo obiettivo ora è fondare un partito per dare rappresentanza agli immigrati. Di Fabio Poletti.
Una panoramica sulla letteratura italiana della migrazione
Un lungo excursus sulla letteratura di autori stranieri, migranti e nuovi italiani per capire come si è evoluta la loro narrazione dagli anni Novanta ad oggi. Di Marina Gersony.
Il regista Mohamed Hossameldin, che al David di Donatello concorre con un corto sulla paura. «Le radici? Sono un problema che non si risolve mai»
Al Festival du court métrage de Clermont-Ferrand era l’unico italiano in concorso nella sezione internazionale, ora il suo Yousef, prodotto da Premiere Film e coprodotto da Smile Vision, è nella cinquina dei cortometraggi candidati al David di Donatello. Di Marco Lussemburgo.