Genio in 21 Giorni è un brand nato dalla visione di Massimo De Donno, formatore e appassionato runner che ha ideato un metodo di apprendimento efficace e ha aiutato già 42 mila studenti. Un metodo esportato anche all’estero, in 15 Paesi, e per cui ora ha stipulato una collaborazione con il CNR, il Consiglio nazionale delle Ricerche.
Utile anche agli stranieri, come ci ha spiegato lui stesso, che magari sono arrivati in Italia con una qualifica, ma obbligati dalla lotta per la sopravvivenza a fare lavori umili. E hanno voglia di recuperare in fretta le conoscenze che hanno perso per strada oppure vogliono terminare gli studi interrotti.
Genio in 21 Giorni conta su un team di 146 preparatori personali riconosciuti dall’Università popolare degli Studi di Milano.
«E probabilmente questo corso serve anche a tutti quelli che ancora guardano alla diversità come uno steccato, con paura, e non vedono la risorsa perché l’apprendimento rappresenta l’evoluzione personale di chi non si limita a sopravvivere, ma vuole migliorarsi».
Convinto che la trasformazione culturale dovuta alla crescita degli stranieri sia una risorsa, Massimo De Donno ha avuto la possibilità di osservare la velocità di apprendimento dei figli dell’immigrazione che studiano con tenacia e un particolare desiderio di riscossa sociale. Ma, oltre a recuperare l’amore per lo studio che per diversi motivi può essersi inceppato, Genio in 21 Giorni può essere utile anche ad aprire le menti offuscate da una percezione alterata sul fenomeno migratorio e teme, come ci ha detto lui stesso «ad uscire dalla confort zone».
I corsi di Genio in 21 Giorni, nome che deriva dal suo primo libro che è diventato un best seller e può creare qualche riserva, in realtà sono percorsi personali ad hoc che offrono strumenti diversi, a seconda delle esigenze individuali, per riuscire a memorizzare informazioni. Usando le mappe mentali, ma non solo.
«Molti non ce l’hanno fatta non solamente per l’atavica ostilità allo studio, ma perché erano privi di metodo», spiega a NRW. I metodi usati sono personalizzati, anche se hanno uno standard certificato, a partire dai test preparatori che individuano l’approccio cognitivo di ogni individuo. Trasformando ad esempio le parole in immagini o numeri che, associati, servono a fissare e a memorizzare le informazioni. «Nel 2008 ho creato il corso Genio in 21 Giorni. All’interno del programma ho concentrato per la prima volta, le tecniche di studio migliori che esistono oggi sul mercato. Testate e verificate su decine di migliaia di studenti italiani, spagnoli, inglesi, americani e svizzeri».
Massimo De Donno lo ribadisce spesso per evitare controversie sulla manipolazione del pensiero. «Il nostro non è l’ennesimo corso di tecniche di memoria, palazzi mentali e inutili trucchetti per aiutarti a studiare, organizzato da “guru improvvisati” che hanno letto giusto qualche libro sull’apprendimento prima di autonominarsi esperti in materia».
Assieme al mio socio e amico Giacomo Navone, abbiamo pubblicato con Sperling Genio in 21 Giorni. Era il 2012 e volevamo rendere note, a quante più persone possibile, l’esistenza di queste strategie che ci avevano permesso di far ottenere risultati straordinari nello studio e nella vita professionale a tantissime persone. Oggi questo manuale è pubblicato in più lingue ed è il best seller della sua categoria.
In sintesi, il metodo di Genio in 21 Giorni, secondo il suo fondatore, è riuscire a trovare quel limite che impedisce di guardare oltre. Dopo aver risposto ad un test molto dettagliato, il sistema operativo cerca di potenziare i punti di forza ed eliminare i muri.
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