A partire da questa settimana NRW pubblica una scelta di cinque eventi, film, serie tv e libri. Iniziamo con i cinque film di dicembre da non perdere secondo la redazione.
Il paradiso probabilmente – It must be Heaven di Elia Suleiman. Es, fuggito dalla Palestina e in cerca di un Paese che lo accolga, si ritrova coinvolto in una serie di avventure rocambolesche. Nel suo viaggio di scoperta verso una nuova identità si accorgerà che la sua terra natìa, la Palestina, non lo abbandona e piuttosto lo segue in ogni sua tappa. E allora viene spontaneo chiedersi: cosa vuol dire davvero sentirsi “a casa”?
Vincitore della menzione speciale della giuria al Festival di Cannes 2019, uscirà nei cinema in Italia il 5 dicembre.
Vite clandestine – Living undocumented di Aaron Saidman e Anna Chai. La docu-serie prodotta da Selena Gomez vede protagoniste otto famiglie che nell’America di Trump devono affrontare gli ostacoli di un complesso sistema d’immigrazione. Vite clandestine mira a documentare la quotidianità degli immigrati sprovvisti di documenti, nella speranza di allontanare il pubblico dai pregiudizi che spesso accompagnano il tema dell’immigrazione.
La docu-serie è disponibile su Netflix.
My home india di Anjali Bhushan. Al termine della Seconda guerra mondiale molti polacchi sopravvissuti ai campi di concentramento sovietici in Siberia trovano rifugio in India. Kira Banasinska, moglie del console polacco a Bombay, si batte per aiutare i suoi connazionali, divenendo icona e punto di riferimento della comunità polacca di rifugiati.
Il regista Anjali Bhushan partecipa con la sua pellicola al “River to River”, festival del cinema indiano che si terrà a Firenze dal 5 al 10 dicembre.
Fireflies – Les enfants du rivage di Amelia Nanni. Il cortometraggio della giovane regista belga racconta con delicatezza l’incontro di due bambini, rappresentazione allegorica delle dinamiche politiche tra Medio Oriente ed Europa. Una storia struggente che, attraverso i giochi e i sogni dei due giovani protagonisti, spinge a riflettere sul tema dell’integrazione e sul diritto ad essere bambini.
Ha vinto il premio della giuria nell’edizione 2019 del “SOUQ film festival” a Milano.
I racconti di Parvana/ Sotto il burqa – The breadwinner di Deborah Ellis. Parvana ha undici anni ed è cresciuta a Kabul, sotto il regime talebano. In un film d’animazione per nulla infantile, Ellis racconta le difficoltà di Parvana nel tentativo di salvare suo padre, imprigionato dai talebani perché insegnava a sua figlia a leggere e scrivere. Prodotto da Angelina Jolie, I racconti di Parvana tratta con delicatezza temi molto attuali come l’emancipazione femminile, il rispetto dei diritti dell’infanzia, l’oppressione civile in regimi estremisti.
Uscito nelle sale italiane il 25 novembre, è disponibile su Netflix con il titolo Sotto il burqa.
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