Parte (più o meno bene) e poi inciampa su cliché. E soprattutto non sa che tanti immigrati votano a destra, altro che voto proletario.
Radici: Non le sembra che il dibattito mediatico e politico sia eccessivamente polarizzato fra chi considera gli immigrati tutte vittime e chi solo un problema?
La Russa: Non credo la domanda rispecchi la realtà delle cose. In realtà, nessuna forza politica (e sicuramente non FdI) considera gli immigrati “solo” un problema. Semmai la domanda dovrebbe riferirsi esclusivamente agli immigrati clandestini o irregolari. Ma anche in tal caso a me sembra che l’orientamento anche dei più intransigenti sia quello di considerare un serio problema l’eccessiva e crescente presenza di immigrati clandestini che senza lavoro né mezzi di sostentamento, restano in balia dell’illegalità o di un business di persone o associazioni senza scrupoli causando gravi problemi ai cittadini italiani e agli stessi immigrati regolari.
Radici: L’accoglienza è solo emergenziale o esistono altri modelli?
La Russa: Il modello italiano di accoglienza (sbagliato)sembra essere da un lato “ideologico” (vanno accolti tutti, non debbono esserci muri, frontiere o sbarramenti di alcun genere) e dall’altro “opportunistico” cioè finalizzato ad ampi guadagni di chi si pace dell’accoglienza. Parte della sinistra politica e mediatica, infine, spera forse che la nuova immigrazione possa sostituire nel voto il “proletariato” che ha vistosamente abbandonato i partiti di estrazione marxista.
Radici: Non pensa che le regole di ingaggio di Triton che impongono all’Italia di farsi carico di chi soccorre, sia sbagliato? Non crede che il peso vada redistribuito su tutta Europa?
La Russa: Solo se i numeri delle persone da accogliere saranno di molto ridimensionati si potrà fare veramente qualcosa per dare reale dignità e solidarietà agli immigrati anche clandestini oggi costretti nei ghetti o nei Cara.
Radici: Come risolverebbe il problema dei ghetti e dei Cara [i Cara sono i Centri di accoglienza per richiedenti asilo: le strutture in cui vengono accolti i migranti appena giunti in Italia, n.d.r.]?
La Russa: Certo che andrebbe distribuito tra tutti i Paesi dell’Ue. Ma occorrerebbero governi capaci di imporre all’Europa questa linea anche a costo di “minacciare” referendum tipo Brexit. Tanto l’Europa sa benissimo che, dopo l’uscita della G.B., non può fare a meno dell’Italia se vuole sopravvivere.
Radici: A proposito di stereotipi. Sa quanti sono i nuovi italiani? Glielo diciamo noi: Più di quanti ne sono sbarcati quest’anno: 240 mila.
La Russa: I nuovi italiani (ben 240.000) provenienti da ogni continente dimostrano innanzitutto che non serve una legge come lo Ius soli proposto dalla sinistra. E benché spesso la concessione della cittadinanza avvenga con l’assenza di una reale risposta a quesiti per me doverosi (questo straniero ama l’Italia? Conosce i rudimenti della nostra storia, lingua, cultura?) non metterei questi nuovi cittadini italiani (che rispondono comunque a precisi requisiti di legge) con chi entra clandestinamente nel nostro Paese e vi rimane senza lavoro o risorse.
Radici: Come immagina la vita di uno straniero integrato?
La Russa: Con gli stessi diritti e le stesse difficoltà di un italiano non certo con un trattamento di favore come a volte è avvenuto (es.: case popolari).
Radici: Sa quante imprese sono state create dagli stranieri?
La Russa: Molte, tutte o quasi microimprese. Spero vadano bene e mi auguro prosperino e magari assumendo qualcuno. Ma ancora una volta ciò non ha nulla a che vedere con il fenomeno della clandestinità.
Radici: Che lavori fanno?
La Russa: Gli stranieri o le imprese? Queste ultime quasi sempre piccolo commercio. Agli stranieri in genere, invece, tutti i lavori. Alcune etnie poi, si “specializzano”, ad esempio: pizzaioli gli egiziani; lavori domestici i filippini e sud americani etc. Gli irregolari di altre etnie invece di altre etnie si “specializzano”, come è noto, in attività illegali (spaccio di droga, furto di rame, rapine in villa).
Radici: Perché la politica non si occupa, quasi, delle seconde generazioni di immigrati?
La Russa: Perché non si occupa abbastanza nemmeno delle nuove generazioni italiane.
Radici: Secondo lei, è una minoranza quella che frequenta l’università?
La Russa: Se si considera i figli di immigrati di più generazioni direi di no.
Radici: Pensa che la futura classe dirigente in Italia avrà origini straniere?
La Russa: Ha già una discreta presenza di cittadini di origini straniera (non necessariamente africani) e ne avrà sempre giustamente di più.