«Ogni volta che andavo in teatro o in tv mi sentivo a disagio perché di solito i truccatori non avevano trucchi adatti al colore della mia pelle. Così spesso mi truccavo da sola. Ma per imparare a truccarmi ho cercato i tutorial online scoprendo che in italiano non ne esistevano. Così ho deciso di aprirne uno io».
Loretta Grace (Graceonyourdash su YouTube) è un prodotto dell’Italia multietnica: padre afroamericano e mamma nigeriana, nata in Abruzzo ma cresciuta nelle Marche, vive a Milano. Quando ha dovuto fare i conti con il fatto che, per una ragazza dalla pelle scura e dai capelli afro, i riferimenti italiani sono pochi se non inesistenti, la cantante e beauty blogger ha aperto il suo canale, visto che il trucco è importantissimo, soprattutto in teatro. Come fare se da Sephora, Kiko e in generale nelle profumerie i correttori e fondotinta più scuri sono color caramello? Nel suo canale il messaggio è forte e chiaro, la diversità è una forza, un diritto e, come dice l’hashtag più presente nel suo profilo Instagram, #ilmakeupèpertutti.
L’integrazione, secondo la creator [un altro modo di definire i creatori di contenuti su YouTube, n.d.r.], passa anche da qui: una ragazza afroitaliana deve potersi sentire inclusa anche davanti agli stand di trucchi, non dovendo ricorrere a colori che siano troppo chiari per la sua pelle, e potrebbero indurla a pensare di essere sbagliata, troppo scura per un’Italia che di integrazione parla molto ma, nei fatti, poco la applica.
La campagna di Loretta non è solo composta di pennelli e rossetti: temi come coppie miste, hater razzisti, afroitaliani, cittadinanza sono trattati con serietà, raggiungendo, grazie al linguaggio fresco della youtuber (che durante i tutorial canta), una gran fetta di pubblico giovanissimo.
I risultati si fanno presto sentire anche fuori dal mondo di Internet, grazie a L’Oreal e al lancio del fondotinta Accord Parfait, il primo in Italia ad avere shade dedicate alle pelli scure, che Loretta ha insistito per aumentare, prima della messa in vendita, da 2 a 7.
Da novembre è diventata quindi uno dei volti del colosso del make up, insieme a Bebe Vio, Alice Venturi, Bianca Balti e alla blogger italo-cinese Haiyan Fu, per dimostrare che l’Italia è fatta da tante donne diverse, per colori, forme e personalità.
A maggio poi, grazie al suo impegno per una YouTube Italia più inclusiva, Loretta è stata incoronata Best Influencer dell’Anno da Diversity Lab. E di questo, ha ringraziato soprattutto i suoi 133 mila follower.
Anche la moda può essere un mezzo di integrazione e Bellamy, influencer, youtuber, fondatrice e editrice di Afroitalians Souls, lo sa bene. Su YouTube si chiama DarkChocolate_Creature e, come Graceonyourdash, vorrebbe che tutte le ragazze di carnagione scura possano sentirsi sicure e felici di se stesse, perché, come afferma nella descrizione del suo canale, «Black is beautiful».
Nel 2015 ha compiuto il passo in più, con la fondazione di Afroitalians Souls, piattaforma che vuole raccontare uomini, donne e ragazzi di origine africana, accostando le riflessioni socio-politiche, nel contesto italiano, alla leggerezza delle tendenze e alla scoperta di nuovi talenti artistici. Il tutto, come dicono sul sito, mantenendo un occhio di riguardo verso il continente africano.
È chiaro quindi che non solo di trucchi parlano le influencer. Lo dimostra anche Tia Taylor, americana di seconda generazione, madre giamaicana e padre nigeriano.
Laureata in Bocconi e milanese da quattro anni, Tia sul suo canale parla di tutto, ma le visual arrivano soprattutto per i suoi video sulla politica ed economia italiana, visti da una cittadina americana.
«Penso sia molto stupido, perché invertiamo un po’ le carte, facciamo finta di essere in America e un gruppo di italiani arriva negli USA, alcuni legalmente alcuni no, e incominciamo ad uccidere a caso quelli non in regola e gli italiani in regola dicono “Beh, almeno non uccideranno me”. No!».
Così ha commentato i fatti di Macerata. Schietta e irriverente, la creator non risparmia critiche né al suo Paese d’adozione né agli Stati Uniti, cercando e trovando punti di contatto tra i due, soprattutto per quanto riguarda immigrazione, scena politica, lavoro e istruzione. L’attivismo di Tia non si ferma solo qui: femminismo e gender gap sono temi caldissimi e centrali per lei, che la portano spesso a discuterne in video con la sua community, anche in collaborazione con Irene Facheris (cimdrp sui social), direttrice di Bossy, magazine femminista a guida millennial.
La rivoluzione della multiculturalità parte dai social e lentamente da questi ne esce, formando una generazione sempre più inclusiva e cosciente, e dando alla figura dell’influencer un nuovo e più importante compito: rappresentare l’integrazione 2.G.